Oggi si sente spesso dire che mangiare integrale fa bene! Ma è vero? E il senza glutine? Oppure ha senso evitare il lattosio? E’ meglio mangiare le proteine animali oppure eliminarle totalmente dalla dieta quotidiana?
A queste ed altre domande la risposta giusta è: dipende! Dipende da diversi fattori. Non siamo tutti uguali, anzi siamo tutti diversi ed ognuno di noi ha esigenze specifiche. Per questo è necessario rivolgersi ad uno specialista che possa formulare una dieta personalizzata su di te.
In cosa consiste la dieta personalizzata?
La dieta personalizzata è come un vestito, e in quanto tale va elaborata in base alla condizione fisio/patologica del soggetto in esame, allergie o intolleranze alimentari, attività fisica, alla vita privata, ai gusti, al tipo di lavoro, sino ad arrivare alle emozioni e alle sensazioni che suscitano alcuni tipi di cibi. Ecco il significato di fare un’anamnesi attenta e scrupolosa durante la visita.
Ci sono dei parametri da valutare prima di iniziare un percorso alimentare?
La risposta è si! Più criteri conosciamo del tuo corpo e maggiore sarà il risultato che si otterrà in base all’obiettivo prefissato. Oltre ai classici parametri antropometrici (peso, altezza, circonferenze corporee) vediamo di seguito altri valori che ci aiutano per stilare una dieta personalizzata a 360 gradi.
Quali esami devo effettuare?
Esami ematochimici: sicuramente sono molto importanti per avere un’idea di massima sulle condizioni cliniche della persona e consentono in linea generale di elaborare un piano alimentare più specifico.
In base alle condizioni fiso/patologiche del soggetto in esame, le analisi richieste saranno personalizzate (consultare il proprio specialista).
- Esame della Bioimpedenziometria: è una strumentazione che consente di valutare la composizione corporea (stima della massa grassa, massa magra, massa muscolare) a partire proprio dalla misurazione diretta dei liquidi. Ci permette anche di capire se il soggetto è in ritenzione idrica.
Con tali parametri possiamo seguire in maniera più accurata tutto il percorso alimentare e capire sempre di più nello specifico come risponde il corpo a qualsiasi variazione alimentare e ad un eventuale attività fisica.
- Esame dell’Adipometria: è un ecografo ad ultrasuoni che permette di quantificare lo spessore del tessuto adiposo sottocutaneo e muscolare in qualsiasi zona del corpo (esempio addome, fianchi, culotte de cheval, bicipite, quadricipite, ecc…). Inoltre permette di verificare anche la qualità dei tessuti appena descritti. Può essere fondamentale per esempio nella valutazione del muscolo in uno sportivo (si osserva un eventuale miglioramento o peggioramento in base al tipo di esercizio fisico) o in un post-intervento.
Attraverso una dieta sempre più personalizzata, in base anche a queste misurazioni, si migliora sempre di più la qualità e la quantità dei tessuti in esame.
La dieta è uguale per sempre?
La dieta non è mai statica, bensì si apportano le modifiche ogniqualvolta il corpo (o la mente) non risponde come ci si aspetta.
Si effettuano dei cambiamenti utili al fine del raggiungimento dell’obiettivo prefissato all’inizio della visita nutrizionale.
A chi è rivolta?
- Sovrappeso e obesità;
- Sottopeso;
- Allergie e intolleranze;
- Sportivi;
- Patologie accertate;
- Vegetariani e vegani;
- Gravidanza e allattamento;
- Menopausa;
- Chirurgia bariatrica;
- Infanzia e adolescenza;
- Terza età (oltre 60 anni).
Quali sono i vantaggi di una dieta personalizzata?
Permette di conoscere le quantità e la frequenza degli alimenti, nonché il fabbisogno energetico del soggetto in esame. Inoltre si definisce una pianificazione dei pasti e della spesa settimanale rispettando i fabbisogni dei macro e micro nutrienti.
Le modifiche al piano alimentare vengono effettuate gradualmente in base ai risultati ottenuti, per di più si arriverà ad avere una conoscenza generale degli alimenti compreso i lori effetti benefici.
Anche la dieta di mantenimento viene personalizzata?
La dieta di mantenimento prevede la presenza di tutti gli alimenti con le giuste frequenze e modalità di preparazione del cibo. E’ bene ribadire che anche in questo caso la dieta viene personalizzata in quanto la fase di mantenimento è sicuramente la più difficile da rispettare poiché ci si sente arrivati al risultato! Proprio per tale motivo la personalizzazione ha l’obiettivo di rendere la dieta molto dinamica cercando di variare il più possibile i diversi pasti tra loro sempre tenendo in considerazione i gusti, le preferenze nonché le esigenze della persona.